martedì 29 settembre 2009 | Autore: PB
Non abbiamo capito se siano i denti, il vaccino, il bisogno di piu' latte o che altro, ma da alcune notti la nostra Sarina e' irrequieta. La notte scorsa, sebbene si fosse svegliata, abbiamo deciso di non prestarle attenzione e di lasciarla nel suo lettino. Dopo le prime lamentele, Sara ha cominciato a cantare, ed e' andata avanti per molto tempo. Io credo che stesse cercando di addormentarsi da sola e cercasse di riprodurre quello che faciamo noi quando vogliamo addormentarla. Il risultato comunque, per quanto fosse fastidioso e ci impedisse di dormire, era divertentisismo!

Alla fine, comunque, deve essere riuscita nel suo intento, e ci siamo addormentati tutti.

"Per me e' SI'"

P
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venerdì 25 settembre 2009 | Autore: NN
Ieri abbiamo avuto la prima visita dalla nostra nuova pediatra. E' un centro molto grande e non abbiamo capito se ci sono più pediatri o se c'è solo quella che ha visitato la Sara (infatti i tempi di attesa sono stati un po' lunghetti). Ci sono comunque un sacco di infermiere e ben 10 sale. La nostra pediatra è molto giovane ed è stata carina e gentile. Ci ha chiesto mille volte se avevamo altre domande. Visto che la Sara sta bene (adesso pesa 6.5 kg) le hanno anche fatto la seconda vaccinazione. Poverina la mia piccola! Deve fare davvero un gran male perchè ha pianto tantissimo e poi da ieri sera le è venuta anche la febbre. Speriamo le passi presto.
La pediatra ha detto che la Sara è molto avanti e che sicuramente a 6 mesi comincerà a gattonare e quindi ci ha fatto tutto l'elenco delle precauzioni che dobbiamo usare in casa (coprire le prese, mettere degli angolari negli spigoli, fermare i cassetti e gli sportelli dei mobili...).
Ci ha però sgridato perchè la Sarina dorme a pancia in sotto. Lo sappiamo benissimo anche noi che è pericoloso, ma diversamente non dorme, come si fa?
Ci ha poi dato consigli sullo svezzamento che sono i soliti di sempre. Cominciare con riso e cereali e poi dal sesto mese con carne e verdure, ma sempre una nuova a settimana per via delle allergie. Quindi adesso chi seguiamo, la pediatra italiana o quella americana? Credo che sarà la Sara a decidere :-)

N
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giovedì 24 settembre 2009 | Autore: NN
Sabato scorso abbiamo avuto i primi ospiti nella nostra nuova casina. Sono venuti a trovarci Manual, Sarah con la piccola Annabel. Per chi ci ha seguito anche l'altra volta, Manuel era il compagnio di ufficio di Paolo a NY e Sarah sua moglie. Anche loro sono diventati papà e mamma quest'anno e la loro piccolina ha 2 mesi. Siamo rimasti molto amici e addirittura loro ci sono venuti a trovare in Italia l'anno scorso e hanno passato una po' di giorni a casa nostra.
La cosa che ci ha fatto sorridere è che l'ultima volta che ci siamo visti eravamo in Italia ed eravamo in 4, mentre adesso eravamo di nuovi negli USA e in 6.
E' stato davvero un bel sabato, è sempre bello passare del tempo con gli amici. Abbiamo pranzato insieme e poi abbiamo fatto un giretto per Bethlehem perchè loro erano curiosissimi di vederla. Abbiamo girato un pochino per il campus dell'università. E' molto grande, verde e bello, la cosa che ci ha lasciato un po' perplessi è che anche lì non c'era praticamente nessuno. Siamo poi passati in macchina per la via del centro (no, non è un errore, il centro di questa città è solo una via, saranno 500 metri) e poi siccome si era fatto tardi, loro sono dovuti ripartire per tornare a NY.
La cosa più bella, e quella che ci ha permesso di passare una bellissima giornata e fare anche un giretto, è stato che Sara e Annabel hanno dato il loro contributo sincronizzandosi. Hanno mangiato, dormito e fatto i loro bisogni allo stesso tempo. Incredibile davvero!!!

Domenica ce la siamo presa con calma e ci siamo riposati un pochino finalmente! Nel pomeriggio siamo andati in un cento commerciale dove c'è un negozio molto grande con tutte le cose per i bambini e la Sara si è aggiudicata un giochino nuovo. La abbiamo comprato la palestrina (potete vedere le foto su Picasa) e sembra piacerle molto. Le abbiamo poi comprato il set per la pappa perchè tra qualche settimana è ora di iniziare lo svezzamento (mamma mia, speriamo bene, sono un po' in ansia).

E' un peccato che i week end finiscano sempre così presto! Si sta davvero bene quando possiamo passare le giornate tutti e tre insieme.

N
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mercoledì 23 settembre 2009 | Autore: NN
Finalmente una serata all'insegna dell'Italia... amici italiani e pizza fatta in casa.

Martedì sera sono venuti a mangiare a casa nostra i due ragazzi italiani che lavorano con Paolo, Alberto e Paola (purtroppo mancava Ilaria, la moglie di Alberto, che si è appena trasferita in un'altra città per lavoro). E' stato bello fare un po' di sane chiacchiere in italiano e ovviamente mangiarsi una buona pizza in compagnia.

N
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martedì 22 settembre 2009 | Autore: PB
... a volte non sa nemmeno quel che perde!

Mi segnalano che, secondo una classifica pubblicata ieri da Il sole 24 ore, emersa da una ricerca ispirata ad un'analisi commissionata dal Presidente Sarkozy e guidata da criteri suggeriti dal premio Nobel per l'economia Stiglitz (ironia della sorte, professore alla Columbia), risulta che Forli'-Cesena e' la provincia con il maggiore "Benessere interno lordo" d'Italia. Di gran lunga, per altro!
E se consideriamo che Forli' sicuramente abbassa la media provinciale, si conclude senza tema di smentite che Cesena e' il posto migliore d'Italia in cui vivere.

Vorrei proprio calcolare il Benessere interno lordo di Bethlehem!

P

Fonte: Il sole 24 ore
domenica 20 settembre 2009 | Autore: NN
Scusate per il ritardo con cui vi stiamo raccontando le cose, ma non è davvero facile conciliare tutto.
Sabato scorso, come vi avevamo già anticipato, siamo stati ospitati a pranzo a casa degli Akiyama. A parte un paio di figuracce :-) possiamo dire che è stato davvero un piacere passare qualche ora in loro compagnia e anche il pranzo, che ci preoccupava un po', è andato meglio del previsto.
Come tutti sanno, i giapponesi di tolgono le scarpe prime di entrare in casa, ma noi non ci avevamo proprio pensato e stavamo entrando come se niente fosse. Loro ci hanno quindi fermato, spiegandoci questa cosa, ci hanno fatto togliere le scarpe e siamo dovuti stare tutto il pranzo scalzi.
Appena ci siamo seduti sul divano, in attesa che fosse pronto il pranzo, la Sarina, che aveva appena finito di mangiare, ha battezzato il loro divano con un bel vomitino... chi ben comincia è a metà dell'opera!!! Fortunatamente hanno affittato tutti i loro mobili per l'anno che sono stati qua, quindi non ci hanno fatto un gran caso, tanto il divano non era il loro.
Non sapendo come funziona in giappone, avevamo portato due ragalini. Alla moglie abbiamo regalato un libro di cucina italiana, ma siccome lo abbiamo comprato qui in America, vi lascio immaginare come fossero le ricette! Mentre al figlio, siccome sapevamo che va matto per la cioccolata, abbiamo portato un sacchettino di cioccolatini Lindt trovati al supermercato (i Ferrero Rocher erano finiti). E' sembrato che siano stati tutti molto contenti, soprattutto il bimbo che ha girato col pacchetto dei Lindt in mano tutto il tempo.
Nel frattempo i pranzo era pronto, ci siamo seduti a tavola e il tutto aveva un aspetto invitante. Siccome Paolo non mangia il pesce, per evtare ogni disguido glielo aveva detto e così la moglie, a cui piace molto la cucina italiana, ha voluto farci l'onore di un pranzo italiano. Ognuno aveva un piatto di quelli quadrati grandi con il pranzo completo, primo, secondo e contorno. C'erano due tipi di pasta che volevano essere spaghetti al ragù e spaghetti panna e prosciutto. Erano buoni, però non erano spaghetti, erano i loro noddles e il ragù non era assolutamente ragù. Il secondo era (secondo noi ma non siamo sicuri) quello che qui chiamano Chicken parmigiano, cioè delle fettine di pollo con del formaggio e varie spezie sopra. Come contorno dell'insalata. Poi ognuno aveva una ciotolina con del minestrone e al centro un piatto di crostini al pesto, pomodoro e formaggio. Ora capite il perchè del titolo del post. Era tutto relativamente buono, però è stato un pranzo con un mix di culture.
La cosa più bella è che la Sarina era eccitatissima e felicissima per il fatto di vedere nuova gente e nuovi posti. Al culmine della gioia, dopo aver dato tutto, si è addormentata da sola nel passeggino e ha dormito un'oretta. A qualcuno potrà sembrare strano, ma era la prima volta.

N
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giovedì 17 settembre 2009 | Autore: NN
Evviva, oggi è arrivato il primo pacco dall'Italia con i primi rifornimenti. L'avevamo dato già per disperso, invece dopo quasi due settimane ce l'ha fatta!
Grazie, grazie, grazie!!!

N, P, S
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martedì 15 settembre 2009 | Autore: NN
Ne avevamo avuto il sospetto fin dall'inizio, ma adesso è arrivata anche la conferma. Betlemme è davvero il fulcro del divertimento e dello spasso...
Le prime settimane dopo il nostro arrivo, abbiamo girato parecchio per le varie cose che dovevamo fare, pratiche da sbrigare, case e macchine da vedere, mobili da comprare e in tutti questi nostri giretti, non eravamo mai riusciti a capire dove fosse il centro della città e perchè non lo avessimo mai attraversato o anche solo visto da lontano. A parte un grandissimo Casinò e tanti ma tanti centri commerciali con negozi di ogni specie, non avevamo mai visto altre attrattive per il divertimento (cinema, pub...). Ci siamo quindi chiesti cosa facessero gli abitanti di questa città nei week end per divertirsi e passare il tempo.
La risposta, che già era passata nella nostra testa, è NIENTE.
La conferma mi è arrivata l'altro giorno quando, portando la Sara e fare un giretto, abbiamo incontrato e conosciuto Bill, il bagnino della piscina del nostro villaggio. Gli ho detto che eravamo appena arrivati e allora lui ha cominciato ad elencare le cose fantastiche che avremmo potuto fare qui. C'è una manifestazione a fine agosto (che purtroppo abbiamo perso) che si chiama Musicfest, poi a fine settembre c'è un'altra fiera Irish/Scotish con musica, balli e cibo tipico. Ancora poi, nel periodo natalizio, c'è un fantastico mercatino di Natale, molto grande, organizzato da una grossa comunità tedesca che vive qua e dove si possono trovare articoli natalizi di ogni genere e cibo tedesco. La conclusione del suo elenco (non so se è perchè ha visto la mia faccia come per dire "Ok, interessante. E poi? Tutto qui?") è stata: "e un sacco di centri commerciali...".
Per loro, quindi, il massimo del divertimento, è aspettare queste 2 o 3 fiere durante tutto l'anno e per il resto starsene nella propria casetta, a tagliare l'erba un giorno si e uno no, cuocere carne al barbecue e portare a spasso il cane.
Wow!

N
lunedì 7 settembre 2009 | Autore: PB
Questo è il primo di una serie di post coi quali vi racconteremo le nostre divertenti (per voi che leggete!) disavventure connesse al nuovo sbarco in America ed a tutto il processo di sistemazione nella nostra nuova città. Abbiamo deciso di dedicare ognuno di questi post ad un personaggio che, nel bene o nel male, ha avuto un ruolo in questa storia. Ebbene sì, di certo non ve lo aspettavate, ma il primo di questi deve necessariamente rispondere al nome di Mitsuyoshi Akiyama.

Il protagonista di questo episodio è un giovane professore giapponese che ha preso un anno sabbatico ed è venuto a lavorare alla Lehigh (gratis) per migliorare il suo inglese ed il suo curriculum. Se dovessi descriverlo con due aggettivi, sceglierei sicuramente "gentile" e "buffo". Il secondo dipende soprattutto dall'inglese: nonostante un anno speso qui, fa ancora fatica e per questo, spessissimo, anziché parlare sceglie di esprimere le sue reazioni con suoni ed espressioni facciali. È veramente divertentissimo.

La prima caratteristica distintiva, però, è la gentilezza, sua e della sua famiglia. Akiyama è venuto qua con la moglie ed un figlio di circa 3 anni. Il giorno del nostro arrivo, essendone stato avvisato, ha cominciato a mandarmi email su email, perché voleva assolutamente venirci a conoscere e ad aiutarci, rendendosi disponibile a fare tutto ciò di cui avessimo bisogno, a qualunque ora del sabato o della domenica. Alla fine ci siamo incontrati la domenica mattina (vi ricordo che noi siamo arrivati il sabato sera). Lui e la sua famiglia ci hanno guidato per Bethlehem, ci hanno accompagnato in farmacia a comprare le prime cose che ci servivano (es. pannolini!), ci hanno fatto vedere i migliori supermercati vicini all'albergo in cui alloggiavamo e all'appartamento in cui dovevamo andare a vivere.

Alla fine, ci hanno accompagnati al nostro appartamento. Il precedente inquilino lavorava nel nostro stesso gruppo di ricerca, ma era a Las Vegas a godersi l'ultima settimana americana prima di lasciare gli USA e aveva lasciato ad Akiyama le chiavi per permettermi di portare in appartamente un po' di valigie. In questo modo abbiamo avuto la possibilità di fare il primo sopralluogo dell'appartamento. O meglio, la Nico l'ha avuta. Sì, perché già il primo giorno dopo l'arrivo siamo stati in grado di causare un incidente diplomatico internazionale :-)
Gli Akiyama, con la gentilezza e l'enorme senso del rispetto che caratterizza i giapponesi, ci hanno aiutato a portare le valigie al piano di sopra ed hanno aperto la porta, ma a quel punto non osavano varcare la soglia di una casa altrui in assenza del padrone. Quindi avrebbero lasciato le valigie immediatamente dopo la soglia. La Nico, invece, da buona italiana, è entrata ed ha cominciato ad analizzare l'appartamento, a fare commenti, a immaginare quali mobili si potevano aggiungere, a girare per le varie stanze, senza nemmeno accorgersi dell'imbarazzo degli Akiyama, che si sentivano complici involtari del "delitto" che si stava consumando. Io invece mi ero accorto della situazione e cercavo contemporaneamente di bloccare la Nico e di spiegare agli sbalorditi Akiama (rigorosamente fuori dalla soglia della porta) che l'inquilino ci aveva dato il permesso di controllare l'appartamento. Gli Akiyama erano sempre più stupefatti ed io sempre più in difficoltà, quando la Nico è finalmente arrivata a dare il colpo di grazia. Col suo splendido sorriso, da brava "non-padrona di casa", si rivolge ai giapponesi e se ne esce con un "Cosa fate lì, prego, entrate, fate come foste a casa vostra". A quel punto la signora Akiyama è sbiancata, io sono riuscito a prender la Nico per un braccio ed a portarla fuori e ci siamo chiusi la porta alle spalle.

In tutto questo, io non ho praticamente rivolto nemmeno uno sguardo all'appartamento. La Nico continuava a dire che in realtà sembrava molto peggio di quanto ci fosse parso dalle foto che ci avevano mandato, ma nemmeno lei era pienamente soddisfatta del sopralluogo. Abbiamo deciso di non pensarci e di rimandare quindi ogni giudizio al giovedì seguente, quando avremmo potuto incontrare il vecchio inquilino, ma questo sarà il tema del prossimo episodio.

Successivamente, gli Akiyama si sono dimostrati sempre più gentili. Mitsuyoshi sarà il mio compagno di ufficio fino alla sua partenza, a fine settembre, e siamo già entrati in sintonia. Sua moglie ogni tanto manda biglietti alla Nico in cui le suggerisce negozi, offerte, pediatri di fiducia e tutto ciò che pensa ci possa essere utile. Sono stati una settimana in vacanza alle cascate del Niagara, si sono ricordati di noi e hanno portato una maglietta per la Sarina.

La settimana scorsa li abbiamo invitati a cena, ma si sono rifiutati di venire, dicendo che sarebbe un grande disonore se venissero da noi prima di averci ospitato (visto che sono arrivati in USA prima di noi). Hanno detto che aspettavano ad invitarci perché volevano essere certi che ci fossimo prima sistemati, ed ora che siam pronti hanno organizzato un pranzo a casa loro per sabato prossimo.

Sono davvero una famiglia simpatica e gentile, e ci dispiace molto che siano già in partenza.

Al prossimo episodio!
P
sabato 5 settembre 2009 | Autore: PB
Alla fine abbiamo optato per una soluzione di compromesso che potrebbe soddisfare tutti.

Purtroppo i casi di episodi spiacevoli collegati ad un uso un po' improvvido di internet sono più frequenti di quanto si pensi e preferiamo non mettere foto della nostra bimba su un blog in cui ci sono anche informazioni sul luogo in cui viviamo. Si pensa sempre che questo tipo di problemi riguardino gli altri... fino a che non toccano noi. Quindi, a costo di sembrare paranoici, preferiamo essere prudenti.

La tecnologia, però, ci viene in aiuto e fornisce soluzioni che "dovrebbero" essere sicure e permetterci di condividere le foto solo con chi vogliamo noi. Abbiamo quindi creato un album di foto della Sara accessibile solo su invito, che cercheremo di tenere sempre aggiornato.

Ciò che dovete fare per vederle è chiederci un invito, cliccare sul link dell'email che vi arriverà, digitare il vostro user name e password e il gioco è fatto. Da quel momento in poi potrete sempre vedere le foto, usando le vostre credenziali.

Speriamo in questo modo di accontentare tutti. Se poi i nostri amici esperti informatici avessero in mente soluzioni migliori, o trovassero "buchi" in questo sitema, siamo aperti a suggerimenti.

P
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